POLITICA ITALIANA
- Aaron Kirk
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Re: POLITICA ITALIANA
Perfettamente d'accordo sulla religione.
Il problema è che non è l'unica cosa che una famiglia pone come base dell'educazione e non ha un esito garantito.
Io sono battezzato e catechizzato come tutti i bimbi del Belpaese ma sono ateo, come molti altri.
Una famiglia può educare a una certa dieta, a una certa etica del lavoro, a tutta una serie di milioni di comportamenti che ti fanno ottenere risultati A, B e C, voler elevare la religione a unico elemento di divisione mi sembra più controproducente che altro. Non c'è nessuno che si auspica paesi di vegani, o, per citare una cosa divisiva come la religione e sempre spesso frutto di educazione, nessuno di "civile" vorrebbe paesi tutti di destra o di sinistra, né dice che è impossibile integrare in un paese solo i fasci e le zecche.
Mi dirai VA BENE, Raffaele, ma è palese che per i musulmani Allah è più importante che le zucchine per i vegani, come faccio a metterlo sullo stesso piano?
Ed è un pensiero perfettamente giusto e sensato.
Per questo ti chiedo di aprire UN SACCO la mente e seguirmi in questo paio di ragionamenti.
Per prima cosa serve individuare CHI è che causa problemi. In Italia la criminalità è in calo da anni, gli sbarchi da un po' anche, ma i due fenomeni non erano collegati: aumenti degli sbarchi NON portano direttamente ad aumenti della criminalità, statistiche alla mano.
A uno sguardo attento le comunità immigrate che hanno maggior incidenza sui crimini che vengono strumentalizzati, come gli stupri, non sono neanche per forza quelle africane islamiche.
Si tratta infatti di un gran numero di albanesi, sia cristiani che musulmani, rumeni cristiani, est-europei vari, sempre cristiani. Anche paesi africani al centro di grosse emergenze umanitarie, come la Nigeria (grossomodo divisa al 50/50 fra musulmani e cristiani, specie protestanti) o il Sudan del Sud (in prevalenza seguono varie religioni autoctone che buttiamo nel calderone "animismo", ma ci sono moltissimi cattolici) o l'Eritrea (anch'essa 50 e 50 islam e cristianesimo) non sono necessariamente a maggioranza musulmana.
Il problema deve essere un altro, non la religione in sé, non la razza perché i Rom sono indiani, gli albanesi e gli ucraini bianchi, gli africani del nord sono diversi dagli africani subsahariani (i negri ) e a loro volta anche dagli yemeniti che pure stanno nella merda e sono grossomodo arabi.
Per tutte queste persone la religione è un fattore più importante che per noi.
Facciamo un altro passo in avanti.
Abbiamo ipotizzato che la razza e la religione sono problemi secondari, pensiamo al fattore spaziale allora.
Troviamo terrorismo, uno degli atti religiosi/politici/ideologici più disperati, in Francia, Germania, Italia (già... la roba degli anni '70 o il pelato a Macerata sono terrorismo esattamente come il Bataclan), USA, UK... a opera di bianchi, neri, destra, sinistra, e tutto, senza voler guardare chi ne fa di più, che comunque varia da paese a paese (ed in genere è la destra estrema nei paesi occidentali. Sorpresa?).
Quindi ci sono FATTORI che spingono una persona a credere talmente tanto in un'idea, una religione, o odiare talmente tanto una categoria da estrarsi dalla società. Che sia questo un atto eclatante come un attentato o una vita vissuta a spacciare e stuprare.
Io credo che abbia a che vedere con il potere che una persona crede di avere.
Pensaci: cosa differenzia DAVVERO me e te da loro?
Noi abbiamo di che vivere.
I paesi in cui la religione ha maggior peso sono quelli con una porzione importante della popolazione in difficoltà economica.
Non solo: le società non occidentali che si sono arricchite come noi, metti il Giappone, stanno pian piano sviluppando un senso di sé più simile a quello occidentale. Le comunità un tempo molto chiuse, quasi ghettizzate, come quelle nere negli USA, vanno nella stessa direzione, con l'aumento della scolarizzazione e un miglioramento delle condizioni di vita.
E pensaci: nel nostro modo cos'è che ci fa sentire liberi di fare ciò che vogliamo e in pieno potere di prendere decisioni? Sicurezza economica.
Mentre non avere soldi E non avere possibilità di migliorare porta in una spirale discendente. Provo ad accompagnarti.
Non riesci a vivere comodamente, non importa quanto ti impegni, perché il tuo stato non funziona. Fino a un certo punto rimarrà i civile.
Ma poi si insinuerà dentro di te un germe, la mancanza di controllo. Perché se ti impegni e ti impegni e non cambia niente, ti dici che non è colpa tua ma di qualcun altro.
Da qui? Varie strade, si possono prendere tutte o nessuna.
Se non è colpa tua, il tuo senso di responsabilità sulle tue azioni diminuisce. Gli atti in quanto tali hanno meno importanza. Puoi rubare, puoi stuprare. Sei stato sconfitto, non importa quello che fai: i tuoi figli non saranno dottori, le belle donne non ti guardano.
Ma se non è colpa mia di chi è? Posso prendermela con gli stranieri, con una fazione al governo, con un particolare gruppo. Posso volerli uccidere.
Posso convincermi che è tutto scritto e una forza, un dio, governa il mondo e se faccio quello che dice QUESTA vita continuerà a fare schifo, ma vado in paradiso. In questa vita ho già perso, non mi sembra chissà che sacrificio.
Avere decisione sulla vita degli altri, imporsi su una donna con lo stupro, sono ENORMI sensazioni di potere. Hai imposto la tua volontà su un altro che da solo non si sarebbe mai ammazzato o stuprato. Non è difficile pensare che chi lo fa ricerca proprio questa sensazione.
E che, forse, la ricerca perché sente che manca in tutto il resto della vita.
Il problema è che non è l'unica cosa che una famiglia pone come base dell'educazione e non ha un esito garantito.
Io sono battezzato e catechizzato come tutti i bimbi del Belpaese ma sono ateo, come molti altri.
Una famiglia può educare a una certa dieta, a una certa etica del lavoro, a tutta una serie di milioni di comportamenti che ti fanno ottenere risultati A, B e C, voler elevare la religione a unico elemento di divisione mi sembra più controproducente che altro. Non c'è nessuno che si auspica paesi di vegani, o, per citare una cosa divisiva come la religione e sempre spesso frutto di educazione, nessuno di "civile" vorrebbe paesi tutti di destra o di sinistra, né dice che è impossibile integrare in un paese solo i fasci e le zecche.
Mi dirai VA BENE, Raffaele, ma è palese che per i musulmani Allah è più importante che le zucchine per i vegani, come faccio a metterlo sullo stesso piano?
Ed è un pensiero perfettamente giusto e sensato.
Per questo ti chiedo di aprire UN SACCO la mente e seguirmi in questo paio di ragionamenti.
Per prima cosa serve individuare CHI è che causa problemi. In Italia la criminalità è in calo da anni, gli sbarchi da un po' anche, ma i due fenomeni non erano collegati: aumenti degli sbarchi NON portano direttamente ad aumenti della criminalità, statistiche alla mano.
A uno sguardo attento le comunità immigrate che hanno maggior incidenza sui crimini che vengono strumentalizzati, come gli stupri, non sono neanche per forza quelle africane islamiche.
Si tratta infatti di un gran numero di albanesi, sia cristiani che musulmani, rumeni cristiani, est-europei vari, sempre cristiani. Anche paesi africani al centro di grosse emergenze umanitarie, come la Nigeria (grossomodo divisa al 50/50 fra musulmani e cristiani, specie protestanti) o il Sudan del Sud (in prevalenza seguono varie religioni autoctone che buttiamo nel calderone "animismo", ma ci sono moltissimi cattolici) o l'Eritrea (anch'essa 50 e 50 islam e cristianesimo) non sono necessariamente a maggioranza musulmana.
Il problema deve essere un altro, non la religione in sé, non la razza perché i Rom sono indiani, gli albanesi e gli ucraini bianchi, gli africani del nord sono diversi dagli africani subsahariani (i negri ) e a loro volta anche dagli yemeniti che pure stanno nella merda e sono grossomodo arabi.
Per tutte queste persone la religione è un fattore più importante che per noi.
Facciamo un altro passo in avanti.
Abbiamo ipotizzato che la razza e la religione sono problemi secondari, pensiamo al fattore spaziale allora.
Troviamo terrorismo, uno degli atti religiosi/politici/ideologici più disperati, in Francia, Germania, Italia (già... la roba degli anni '70 o il pelato a Macerata sono terrorismo esattamente come il Bataclan), USA, UK... a opera di bianchi, neri, destra, sinistra, e tutto, senza voler guardare chi ne fa di più, che comunque varia da paese a paese (ed in genere è la destra estrema nei paesi occidentali. Sorpresa?).
Quindi ci sono FATTORI che spingono una persona a credere talmente tanto in un'idea, una religione, o odiare talmente tanto una categoria da estrarsi dalla società. Che sia questo un atto eclatante come un attentato o una vita vissuta a spacciare e stuprare.
Io credo che abbia a che vedere con il potere che una persona crede di avere.
Pensaci: cosa differenzia DAVVERO me e te da loro?
Noi abbiamo di che vivere.
I paesi in cui la religione ha maggior peso sono quelli con una porzione importante della popolazione in difficoltà economica.
Non solo: le società non occidentali che si sono arricchite come noi, metti il Giappone, stanno pian piano sviluppando un senso di sé più simile a quello occidentale. Le comunità un tempo molto chiuse, quasi ghettizzate, come quelle nere negli USA, vanno nella stessa direzione, con l'aumento della scolarizzazione e un miglioramento delle condizioni di vita.
E pensaci: nel nostro modo cos'è che ci fa sentire liberi di fare ciò che vogliamo e in pieno potere di prendere decisioni? Sicurezza economica.
Mentre non avere soldi E non avere possibilità di migliorare porta in una spirale discendente. Provo ad accompagnarti.
Non riesci a vivere comodamente, non importa quanto ti impegni, perché il tuo stato non funziona. Fino a un certo punto rimarrà i civile.
Ma poi si insinuerà dentro di te un germe, la mancanza di controllo. Perché se ti impegni e ti impegni e non cambia niente, ti dici che non è colpa tua ma di qualcun altro.
Da qui? Varie strade, si possono prendere tutte o nessuna.
Se non è colpa tua, il tuo senso di responsabilità sulle tue azioni diminuisce. Gli atti in quanto tali hanno meno importanza. Puoi rubare, puoi stuprare. Sei stato sconfitto, non importa quello che fai: i tuoi figli non saranno dottori, le belle donne non ti guardano.
Ma se non è colpa mia di chi è? Posso prendermela con gli stranieri, con una fazione al governo, con un particolare gruppo. Posso volerli uccidere.
Posso convincermi che è tutto scritto e una forza, un dio, governa il mondo e se faccio quello che dice QUESTA vita continuerà a fare schifo, ma vado in paradiso. In questa vita ho già perso, non mi sembra chissà che sacrificio.
Avere decisione sulla vita degli altri, imporsi su una donna con lo stupro, sono ENORMI sensazioni di potere. Hai imposto la tua volontà su un altro che da solo non si sarebbe mai ammazzato o stuprato. Non è difficile pensare che chi lo fa ricerca proprio questa sensazione.
E che, forse, la ricerca perché sente che manca in tutto il resto della vita.
- Depeche boy
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Re: POLITICA ITALIANA
Ti sei sforzato a ragionare con un complottato, qualsiasi logica è futile per questa gente.
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Re: POLITICA ITALIANA
Aaron Kirk ha scritto:Perfettamente d'accordo sulla religione.
Il problema è che non è l'unica cosa che una famiglia pone come base dell'educazione e non ha un esito garantito.
Io sono battezzato e catechizzato come tutti i bimbi del Belpaese ma sono ateo, come molti altri.
Una famiglia può educare a una certa dieta, a una certa etica del lavoro, a tutta una serie di milioni di comportamenti che ti fanno ottenere risultati A, B e C, voler elevare la religione a unico elemento di divisione mi sembra più controproducente che altro. Non c'è nessuno che si auspica paesi di vegani, o, per citare una cosa divisiva come la religione e sempre spesso frutto di educazione, nessuno di "civile" vorrebbe paesi tutti di destra o di sinistra, né dice che è impossibile integrare in un paese solo i fasci e le zecche.
Mi dirai VA BENE, Raffaele, ma è palese che per i musulmani Allah è più importante che le zucchine per i vegani, come faccio a metterlo sullo stesso piano?
Ed è un pensiero perfettamente giusto e sensato.
Per questo ti chiedo di aprire UN SACCO la mente e seguirmi in questo paio di ragionamenti.
Per prima cosa serve individuare CHI è che causa problemi. In Italia la criminalità è in calo da anni, gli sbarchi da un po' anche, ma i due fenomeni non erano collegati: aumenti degli sbarchi NON portano direttamente ad aumenti della criminalità, statistiche alla mano.
A uno sguardo attento le comunità immigrate che hanno maggior incidenza sui crimini che vengono strumentalizzati, come gli stupri, non sono neanche per forza quelle africane islamiche.
Si tratta infatti di un gran numero di albanesi, sia cristiani che musulmani, rumeni cristiani, est-europei vari, sempre cristiani. Anche paesi africani al centro di grosse emergenze umanitarie, come la Nigeria (grossomodo divisa al 50/50 fra musulmani e cristiani, specie protestanti) o il Sudan del Sud (in prevalenza seguono varie religioni autoctone che buttiamo nel calderone "animismo", ma ci sono moltissimi cattolici) o l'Eritrea (anch'essa 50 e 50 islam e cristianesimo) non sono necessariamente a maggioranza musulmana.
Il problema deve essere un altro, non la religione in sé, non la razza perché i Rom sono indiani, gli albanesi e gli ucraini bianchi, gli africani del nord sono diversi dagli africani subsahariani (i negri ) e a loro volta anche dagli yemeniti che pure stanno nella merda e sono grossomodo arabi.
Per tutte queste persone la religione è un fattore più importante che per noi.
Facciamo un altro passo in avanti.
Abbiamo ipotizzato che la razza e la religione sono problemi secondari, pensiamo al fattore spaziale allora.
Troviamo terrorismo, uno degli atti religiosi/politici/ideologici più disperati, in Francia, Germania, Italia (già... la roba degli anni '70 o il pelato a Macerata sono terrorismo esattamente come il Bataclan), USA, UK... a opera di bianchi, neri, destra, sinistra, e tutto, senza voler guardare chi ne fa di più, che comunque varia da paese a paese (ed in genere è la destra estrema nei paesi occidentali. Sorpresa?).
Quindi ci sono FATTORI che spingono una persona a credere talmente tanto in un'idea, una religione, o odiare talmente tanto una categoria da estrarsi dalla società. Che sia questo un atto eclatante come un attentato o una vita vissuta a spacciare e stuprare.
Io credo che abbia a che vedere con il potere che una persona crede di avere.
Pensaci: cosa differenzia DAVVERO me e te da loro?
Noi abbiamo di che vivere.
I paesi in cui la religione ha maggior peso sono quelli con una porzione importante della popolazione in difficoltà economica.
Non solo: le società non occidentali che si sono arricchite come noi, metti il Giappone, stanno pian piano sviluppando un senso di sé più simile a quello occidentale. Le comunità un tempo molto chiuse, quasi ghettizzate, come quelle nere negli USA, vanno nella stessa direzione, con l'aumento della scolarizzazione e un miglioramento delle condizioni di vita.
E pensaci: nel nostro modo cos'è che ci fa sentire liberi di fare ciò che vogliamo e in pieno potere di prendere decisioni? Sicurezza economica.
Mentre non avere soldi E non avere possibilità di migliorare porta in una spirale discendente. Provo ad accompagnarti.
Non riesci a vivere comodamente, non importa quanto ti impegni, perché il tuo stato non funziona. Fino a un certo punto rimarrà i civile.
Ma poi si insinuerà dentro di te un germe, la mancanza di controllo. Perché se ti impegni e ti impegni e non cambia niente, ti dici che non è colpa tua ma di qualcun altro.
Da qui? Varie strade, si possono prendere tutte o nessuna.
Se non è colpa tua, il tuo senso di responsabilità sulle tue azioni diminuisce. Gli atti in quanto tali hanno meno importanza. Puoi rubare, puoi stuprare. Sei stato sconfitto, non importa quello che fai: i tuoi figli non saranno dottori, le belle donne non ti guardano.
Ma se non è colpa mia di chi è? Posso prendermela con gli stranieri, con una fazione al governo, con un particolare gruppo. Posso volerli uccidere.
Posso convincermi che è tutto scritto e una forza, un dio, governa il mondo e se faccio quello che dice QUESTA vita continuerà a fare schifo, ma vado in paradiso. In questa vita ho già perso, non mi sembra chissà che sacrificio.
Avere decisione sulla vita degli altri, imporsi su una donna con lo stupro, sono ENORMI sensazioni di potere. Hai imposto la tua volontà su un altro che da solo non si sarebbe mai ammazzato o stuprato. Non è difficile pensare che chi lo fa ricerca proprio questa sensazione.
E che, forse, la ricerca perché sente che manca in tutto il resto della vita.
- Hard Is Ono
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Re: POLITICA ITALIANA
Io vorrei allargare un attimo la cosa, ma aspetto con ansia che l'amico Loscrauso reintervenga.Giant92 ha scritto:
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Re: POLITICA ITALIANA
Dee Mayo ha detto che l'INPS aveva detto che al referendum in caso di vittoria del no nel 2016 ci sarebbe stata la caduta dell'economia del paese e quindi non sono attendibili per le critiche al decreto dignità. È così?
- Depeche boy
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Re: POLITICA ITALIANA
Che ci furono previsioni apocalittiche in caso di vittoria del NO è vero tuttavia:Depeche boy ha scritto:Dee Mayo ha detto che l'INPS aveva detto che al referendum in caso di vittoria del no nel 2016 ci sarebbe stata la caduta dell'economia del paese e quindi non sono attendibili per le critiche al decreto dignità. È così?
1) Si pensava che in caso di sconfitta si andasse al voto
2) Si è sopravvalutato il referendum.
Soprattutto il punto 1, si è riuscito comunque a garantire una certa continuità pre e post referendum che ha evitato una crisi di governo. Infatti dopo il referendum tutte le forze politiche concordarono nel far finire la legislatura.
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Re: POLITICA ITALIANA
Venezia: Turchi, Arabi, Armeni, Tedeschi, Greci, Ebrei vivevano nei fondaci o nel ghetto secondo norme imposte dalla repubblica.Loscrauso ha scritto: l'italia, come storia e caratteristiche psicologiche di popolo, è uguale alla germania o all'america? NO
E poi c'è la via della seta e quindi i cinesi.
Tutte culture integrate peraltro ci sono influenze nei costumi e le linguaggio (giusto in velocità la parola arsenale dal quale deriva il famoso quartire/cantiere è un termine che ha radici arabe, dal termine darsina’a)
E mi limito solo alle cose principali,
- Jeff Hardy 18
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Re: POLITICA ITALIANA
Mah. Dubito.Depeche boy ha scritto:Intanto i riders ora hanno un contratto, una cosa buona l'hanno fatta.
Un rider prende a consegna meno di 4 euro.
Hai l'obbligo di lavoraro tra 2 e 8 ore al giono, per 6 giorni.
Uno si fa due conti e vede come questa cosa abbia danneggiato il lavoratore, non aiutato.
-
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Re: POLITICA ITALIANA
Questo è un altro dei lavori per cui il voucher sarebbe perfetto.Jeff Hardy 18 ha scritto:
Mah. Dubito.
Un rider prende a consegna meno di 4 euro.
Hai l'obbligo di lavoraro tra 2 e 8 ore al giono, per 6 giorni.
Uno si fa due conti e vede come questa cosa abbia danneggiato il lavoratore, non aiutato.
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Re: POLITICA ITALIANA
Perché?Jeff Hardy 18 ha scritto:
Mah. Dubito.
Un rider prende a consegna meno di 4 euro.
Hai l'obbligo di lavoraro tra 2 e 8 ore al giono, per 6 giorni.
Uno si fa due conti e vede come questa cosa abbia danneggiato il lavoratore, non aiutato.
- Jeff Hardy 18
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Re: POLITICA ITALIANA
Perchè se io posso lavorare dalle 10 del mattino all 3 di notte magari mi faccio 50 consegne. 4x50=200 euro al giorno.
Se devo lavorare massimo 8 ore, ne riuscirò a fare bhò 15 in media. 15x4=60 al giorno.
Dato che questa cosa nasce perchè i rider investono gente o finiscono sotto i tram per consegnare in fretta e fare più consegne possibili se io invece di tutelarli solo dal lato di salute e dei contributi gli impongo dei limiti d'orario questa sarà costretto a fare più consegne in 8 ore che io avrei potuto diluire su tutta la giornata per portarmi a casa più soldi.
Questo perchè, i geni, non hanno imposto una paga base, ma soltanto limiti temporali.
In più, dato che il datore id lavoro non ti obbliga a fare X ore, ma tu selezioni la fascia oraria e le ore di disponibilità, limiti la mia capacità di usare questa cose per come vorrei, sono costretto a dipendere da te azienda. Aggiungendo che in questo modo la ditta deve investire per assumere più persone, quindi il sig. Di Maio mi dirà anche che i contratti sono aumentati, peccato che io lavoratore prendo molto di meno e sono danneggiato.
E io per Milano di rider ne vedo dalla mattina fino a notte fonda, che quindi se per dire volessi lavorare 24/7 perchè ho perso il lavoro e devo pagare il mutuo della casa, potrei anche farlo.
Se devo lavorare massimo 8 ore, ne riuscirò a fare bhò 15 in media. 15x4=60 al giorno.
Dato che questa cosa nasce perchè i rider investono gente o finiscono sotto i tram per consegnare in fretta e fare più consegne possibili se io invece di tutelarli solo dal lato di salute e dei contributi gli impongo dei limiti d'orario questa sarà costretto a fare più consegne in 8 ore che io avrei potuto diluire su tutta la giornata per portarmi a casa più soldi.
Questo perchè, i geni, non hanno imposto una paga base, ma soltanto limiti temporali.
In più, dato che il datore id lavoro non ti obbliga a fare X ore, ma tu selezioni la fascia oraria e le ore di disponibilità, limiti la mia capacità di usare questa cose per come vorrei, sono costretto a dipendere da te azienda. Aggiungendo che in questo modo la ditta deve investire per assumere più persone, quindi il sig. Di Maio mi dirà anche che i contratti sono aumentati, peccato che io lavoratore prendo molto di meno e sono danneggiato.
E io per Milano di rider ne vedo dalla mattina fino a notte fonda, che quindi se per dire volessi lavorare 24/7 perchè ho perso il lavoro e devo pagare il mutuo della casa, potrei anche farlo.
Re: POLITICA ITALIANA
Il Signor Di Maio non ha MAI lavorato.
Nemmeno nella Old Economy.
Ditemi voi che cazzo ne può sapere della New Economy.
Qui ancora stiamo a pensare al posto fisso, le 8 ore alla Fantozzi.
Mentre il mondo avanza.
Qui in Italia ancora sono robe da alieni co-working e co-sharing degli spazi, figuriamoci la New Economy
Nemmeno nella Old Economy.
Ditemi voi che cazzo ne può sapere della New Economy.
Qui ancora stiamo a pensare al posto fisso, le 8 ore alla Fantozzi.
Mentre il mondo avanza.
Qui in Italia ancora sono robe da alieni co-working e co-sharing degli spazi, figuriamoci la New Economy
- Depeche boy
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Re: POLITICA ITALIANA
Grazie della risposta Jeffo.
Cosa pensate del caso di Assunta Montanino?
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Cosa pensate del caso di Assunta Montanino?
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